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Diario No Remorse 2005, di Jacque Manuel Cousteau

Chicos chicos, este ano se ha pasado la senal… cada vez màs, cada vez màs cosas.
NoRemorse.

La ciurma
Chris, “The President”
Carlo, “The Bride”
Andrea, “Obi One”
Manuel, “Jacques Cousteau”
Luca Pavone, “Luca PorcaMadonnnn”
Stefano Traversa, “Lu managggggger”
Mauro Bonini, “The Dux”
Moreno, “Doppio Malto”
Otello “Big Onion”
Rino “the Big One”
Luca “Fila a file piomb a piomb”
Marco “Pitone”
Christian “Mr. Cabernet”
Edgardo “The kitchen 2005”
Ulivello “Shrek”
Vincenzo “Sablipode”
Antonio “Scoppetti”
Ercole “The Butcher”
Emiliano “Zapata”
Gabriele “Archigab”

Obiettivo primario
E ancora su, su, su…ancora su, su, su…cinque, quattro, tre, due, uno go!Che bello il panorama eh? Com’è la catalogna da 4000 metri dalla terra?Il pupo l’abbiamo spupazzato, e s’è divertito pure parecchio. Un pupo, un pollo, tranquillo tranquillo che nemmeno una campana a doppio battente potrebbe svegliarlo. Cazzo ma è di gomma? Comunque, l’abbiamo preso, ficcato su di un aereo; naturalmente non abbiamo dimenticato di legarlo al paracadute e all’istruttore. E prima cosa abbiamo fatto?Dove siamo stati? Beh, la cosa si fa “fatticcia”. Con calma, molta calma. Intanto infilatevi la muta, il caschetto di protezione e stivaletti. Non dimenticate il remo.
Moooooore difficult!

Obiettivo secondario
Quest’anno, ufff…uffff…uuffffff!
Quante cose, quanti Km e quanto divertimento; pronto mi senti? Si, forte e chiaro…gira a sinistra, no a destra, cazzo dovevi andare dritto. In generale, diciamo che l’obiettivo secondario era quello cercare di arrivare nelle varie destinazioni, sani e salvi.

Tirapiedi
Capitolo, fiancheggiatori: l’africano quest’anno, sarà per i suoi impegni diffusi (“li machinett”, “la famija”), che ormai l’età avanza e i napoleone sul petto scarseggiano ha dovuto diffondere sapienza tra qualche personaggio. Un po’ a Carlo, un po’ ad Andrea e un po’ a Manuel e un po’ a chi ha voluto dare una mano. C’è chi ha fatto le cartine – e chi le ha solo fumate – chi ha organizzato il catering, e chi invece ha dovuto convincere e riconvincere il polletto a sacrificarsi.
Un bel da fare, davvero un bel da fare. Tutti con l’obiettivo di godere e far godere (cazzo e non sto esagerando!!!!)

Ma che abbiamo fatto?
Tante cose, veramente tante cose; e fatte anche veramente bene.
Andiamo con ordine:

  • canyoning
  • rafting
  • paracadutismo
  • paint ball

Il paracadutismo però, è stato riservato solo ad alcuni fortunati, tra cui il pollo. Anche quest’anno la ciurma si è riunita un po’ alla volta, visto che oramai siamo in tanti e arriviamo da diversi punti del mondo! Naturalmente non è mancato il prime-NoRemorse2005, cioè l’anteprima; siamo capitati nel momento migliore, pareva di essere a Napoli la notte di capodanno! Minchia che bordello, fuochi d’artificio e botte da orbi. Senza neanche rendercene conto siamo stati presi dentro i festeggiamenti di S.Giovanni. Il fuoco era ovunque, anche dentro di noi, pronti a scattare per l’indomani.

Servizi offerti
Sempre ottimi!
Molto fumo e molto arrosto. Sono stati erogati, in maniera molto fine, seria e discreta:

  • pranzo,cene, colazioni e polemiche
  • servizio foto/audio/video/cine/ngulo/quanda/cazza/di/roba
  • giro di “paella” e sangria
  • giro di pilu
  • doppio giro di pilu
  • gitarella a barcellona
  • rustella selvaggia – sempre presente
  • rafting/canyoning/paracadutismo/paint ball

day 0: arrivo
Un po’ da Roma, un po’ da Pescara,un po’ da Londra, un po’ da Milano e un altro po’ dal Veneto; questo è stato il menù degli arrivi. E gira che ti gira, alla fine ce ne siamo andati a Barcellona; un po’ d’autostrada, qualche botto di capodanno di troppo (una mazzata ha beccato anche lo sportello della macchina) e anche spettatori inediti di una bella scazzottata. Diciamo che, alla fine abbiamo vista la rambla selvaggia e una bellissima “sagrada famila” e stop. Dopodichè, ci siamo trovati da fare per dormire. Chi nel resort della hertz (parcheggio dell’autonoleggio), dentro una pegeout SW o dentro un furgone e chi invece ha fatto una scelta degna del proprio essere: sull’asfalto.

day 1: gruppo completo e canyoning
E qui casca il pollo!
Sveglia, colazione e vestizione; oddio, quest’anno il pollo faceva schifo, un po’ senso rispetto al gran pezzo di figo di Carlo vestito da sposa. Di nero vestito, come un travone da tangenziale, veniva premiato con la coppa NR. Fortunatamente, ha mantenuto un po’ di contegno (non ha fiatato), e alla fine se l’è cavata senza una mazzata. Eh vabbè, partiamo….n’gulo ma quando cazzo arriviamo. Alla fine ce l’abbiamo fatta eravamo dentro le braccia dei Pirenei, con la muta e già avvolti nel peto (peto: metti la definizione di peto presa dal vocabolario). Chi ha mollato?? Buonanotte ai cantatori! Siamo già asciugati, spesati e pronti con le rostelle. Qui i ringraziamenti sono per tutti, ma un elogio particolare al gruppo veneto per una fantastica pezza di formaggio. Good Night, l’indomani era lì ad attenderci il fiume, nella sua interezza (42Km circa!!!)

day 2: rafting
Buondì!
Si parte, pronti pronti si parte, salpate tutti. Dai dai, moooooooore difficult!!! Nà botta a destra e una a sinistra, ma alla fine la botta migliore è stata quella presa ad ora di pranzo; ma possibile che a noi siamo asociali? Quest’anno il pasto a pranzo, dopo un bel po’ di remate, è stato consumato quasi nello scantinato. Sicuramente il prezzo che ci hanno fatto è stato interessante, altrimenti perchè mangiare nello scantinato? Boh, alla fine l’abbiamo capito; quello non ero lo scantinato, ma bensì la stalla della cavalla. E che cavalla! Oh baby, baby!!!
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Alla fine della discesa, ci siamo messi il canotto sulle spalle e siamo ritornati verso il campo base. Ci attendeva la paella con la sangria e buona notte ai cantatori
NB: un ringraziamento particolare a Luca per averci fatto dormire in un’ ambiente salubre, privo di microbi, grazie alla pulizia del pavimento fatto in preda ad un raptus alcolico.

day 3: paracadutismo e arrivo a barcellona
E questo è il giorno del dream del polletto; lui, bello bello, senza un pelo nelle palle ha letto la letterina della sua bella e si è infilato il paracadute con l’istruttore e si è buttato da oltre 4000 metri. Questo è stato un momento di pausa,nel quale si è ripreso un po’ fiato; questo perchè, tutti pensavo che il bello fosse finito. E invece no, un bel fucile ad aria compresso era pronto per sfidarsi in qualche partitella di paint ball!
E non finisce qui; cazzo ancora!
Si riparte per barcellona, e in un modo o nell’altro si arriva a destinazione; un bell’ostello che di ostello ha solo il nome e il prezzo. Una doccettina, un cambio di mutande (qualche dubbio??) e pedalini per ripartire, questa volta a piedi, verso la rambla; ma non proprio la rambla, ma una delle sue viettuzze laterali; quelle un po’ grigie, dove è facile incrociare un nanetto vestito da intrattenitore, che con tanto di cappello ti dice di entrare e vedere, e se ti “dà culo”…..
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Si torna alla base, un po’ per volta alla spicciolata; l’indomani finalmente non ci aspetta nessuno, specialmente l’aereo della Ryanair.
NB: ometto volontariamente la guida “soft” di Luca Pavone. L’anno prossimo, dovrà obbligatoriamente viaggiare assieme ai Dundulachi’s brothers.

day 4: rientro italia
Dopo una bella colazione, sempre pagata dall’organizzazione che quest’anno è stata superlativa, sono iniziati i saluti con la voglia di rivedersi tutti l’anno seguente. A questo punto, il gran cerimoniere ha rotto le righe e dopodichè eravamo già in giro per Barcellona, ma si sa che le cose belle durano poco, e quindi avevamo il biglietto già in mano per rientrare in Italia.

Esito missione
Riuscita!

Staff NR: perfetto!
Pollo NR2005: soddisfattissimo e senza penne!

Alla prossima, jacques


Diary

Diario NoRemorse 2004, di Jacque Manuel Cousteau

L’ideale… NoRemorse
14 uomini (peccato SàSà, mancavi solo tu), 14 poveri cristi pronti a far propria l’idea di “non esistere” per nessuno…solo 3-4 giorni l’anno.

Location
Pronti via, 10 giugno 2004.
Londra, aeroporto di Stansted – UK.
Punto di partenza…e d’arrivo.

Obiettivo primario
Mhh….mhh….mumble munble……urgh…urgh….cip&ciop!
A Cahhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!
Ti stringe il culo?
Il polletto qui, il polletto lì….lo cuciniamo allo spiedo, oppure in brodo??
Con il limone in bocca e la carota in culo?
L’obiettivo di quest’anno è stato quello far vincere la bambolina a Carlo….diciamo che l’impresa che si ci apprestava a compiere inizialmente sembrava “tosta”, ma alla fine dopo qualche colpetto di Sambuca Molinari, la discesa del colle della vecchia a confronto era pianura.
Ma già lo vedo lì, pronto all’agguato , prontissimo a saltare alla gola del prossimo “cliente”, semplicemente per il gusto di creparlo.
Tornando alla vincita fatta da carlo, il pupazzo più che a bambolina di pezza o di pregiata porcellana, a dire di tutti, assomigliava a uno scimmione alto quanto lui, e con la stessa densità di pelo per centimetro quadro.

Obiettivo secondario
Altro giro, altra ruota, quest’anno a differenza dell’anno passato – e ci teniamo a sottolinearlo nei confronti di Stefano il “Managggger” – abbiamo cercato di far divertire come un bambino il polletto di turno.
Uh!Che bello!Guarda come vola….e già lo abbiamo portato assieme al suo scimmione su un piccolo CESNA e poi ancora su di un bellissimo elicottero tutto nero – come la scimmia appunto!
Il suo sogno si è avverata grazie, alla sua mogliettina, e alla mente diabolica dell’uomo bianco e scoppato, ovvero il capo della ciurma NoRemorse, Black Mamba; oltre al contributo di tutti i Remorsari, i quali hanno potuto beneficiare di qualche minuto di riposo, mentre il polletto si divertiva alla grande…n’gulo che sorriso!

Tirapiedi
Passiamo al capitolo dei tirapiedi!
Naturalmente, il capo ciurma Black Mamba si è avvalso dell’aiuto di qualche losco personaggio, e chi più chi meno ha dato il suo contributo alla perfetta riuscita dell’evento. Citerei prima di tutti, “Stefano il Managggger” che si distingue sempre da tutto il gruppo; non ha fatto un cazzo.
Quest’anno, anche gli extra-rete (quelli che si fanno il culo davvero, mica quelli che cazzeggiano in ufficio con la posta elettronica o internet) hanno dato il contributo, barcamenandosi come messaggeri o come omini che hanno pensato a tappare i buchi degli altri. Andando avanti, dobbiamo ringraziare il gruppo che ha cercato di coinvolgere più persone possibili, perchè il NoRemorse è fare!
Ringraziamo anche quelli che hanno semplicemente dato il loro apporto, con la loro presenza.
Non dimentichiamoci poi di tutti, ma proprio tutti che con il loro personale contributo hanno contribuito a sfamare il gruppo…vai di salami…vai di formaggio….vai di prosciutto…vai di pane.

Servizi Offerti
Quest’anno il trasporto è avvenuto tramite il vettore “NoRemorse Express”, dove i servizi disponibili sono stati:

  • posti a sedere limitati
  • pane e prosciutto con tanto vino e birra
  • sigari a volontà e tanta allegria.
  • panini confezionati seduta stante, durante il trasporto.

Le attività, selvaggiamente erogate sono state:

  • poligono di tiro, immerso nella campagna “english”, in uno splendido centro “sfornito” d’energia elettrica e acqua calda. Noi siamo tosti e…dobbiamo puzzare. “We want a fighette please!”
  • rustella selvaggia: pronti via, tempo di sistemare le cose – buttare il sacco a pelo per terra e scaricare food&beverage – e siamo già con i “cippitelli” sui carboni.
  • sambuca parti: controindicazioni, nessuna. Il servizio “parti”, è incluso….per maggiori informazioni chiedere a Carlo “the chicken 2004”;in alternativa, servizio di grappa a vista – prima c’è e poi scompare. Modalità di somministrazione: sorso, sciacquo in bocca, gargarismo, butta giù “et voilà” aspirare intensamente.
  • Gitarella a Brigthon, secondo girone dantesco a destra, poi sempre dritto. No comment.
  • Servizio cine-fotografico (Jacques ringrazia Capitan Frodo, validissimo assistente)

Ma che abbiamo fatto
Beh, in quei giorni ci siamo divertiti un bel po’; chi più chi meno si è stancato allo sfinimento, e c’è anche chi al rientro in patria si è trovato pure lo sfratto (Jacques tieni duro)!!
Non importa….Let’s go!
La ciurma quest’anno s’è data appuntamento a Londra, all’aeroporto di Stansted; a piccoli gruppi – un po’ da Roma, un po’ da Pescara e un po’ dal Veneto.
Il “Day 0” da Roma Ladrona, sono arrivati Jacques e Luca Porcamadon…; il gruppo Pescara1 era però già pronto ad accoglierli, assieme alla mente dell’evento, quel diavolo di Black Mamba. Ambienti caldi…e stupefacenti!
Il “Day 1” , è stato il giorno prescelto come raduno dove Stefano “il managggger”, Mauro DUX e Doppio Malto erano per funghi (prima li hanno fatti crescere, dato che erano arrivati da chissà quanto, e poi li hanno raccolti), mentre il gruppo Pescara2 – sì…sì…il polletto era con questi – era invece lì fresco e pimpante.
Al solito la destinazione era sconosciuta, “boooh, chi lo sà!!!!”, nessuna la poteva conoscere, e tanto meno immaginare; prima però….

Day 0
Pian pianino, moooolto lentamente il gruppo ha iniziato a prendere forma, questa giornata è stata dedicata al recupero di persone e cose, ma nulla è stato fatto mancare.
Tutti assieme son partiti, appena è arrivato il gruppo Roma Ladrona con il compito di procurare food&beverage, non prima però di essersi fatti un po’ un’idea della city londinese – con hamburger incluso, comperato in mezzo alla strada dal carretto di turno.
Qualche ora di sonno (non più di 4 eh, non scherziamo) e dopo un lauto pranzo a base di pasta e sugo di salcicce (complimenti a Luca Porcamadon…) s’è ripresa la strada per l’aeroporto a recuperare il gruppo Nord (quello che lavora!) e Pescara2

Day 1
Pronti sveglia, si parte…ma dove vai!!!
Birra……carta igienica, scottex…insomma un pelo di spesa!
Non ci siamo resi conto dell’orario, ma ci siamo meravigliati e un pelo preoccupati quando Black Mamba si è presentato con pulmino da 17 posti…primo stupore, ma dove si deve andare con questo coso?
E no, non è il momento, non ci sono ancora tutti, e poi non è bello sapere in anticipo di quale morte si deve morire; allora aspettiamo un altro po’, fin quando il pollo non sarà messo sulla graticola, ben oleato e con i carboni ardenti sotto il culo!
Il momento del ritrovo, è stato apocalittico -per non parlare delle magliette personalizzate, chi urlava da una parte, chi dall’altra chi si baciava e chi magari ripensava a quello che era stato l’anno prima; ma nessuno poteva immaginare cosa attendeva il polletto; un abito da sposa e un boccale di birra da litro.
E già, il futuro maritino, s’è dovuto immedesimare nella futura mogliettina.
Svestiti o sarai svestito!
Senza fiatare, o accennare ad una semplice parola – impensabile dopo aver messo a nudo Stefano – su suggerimento del costumista Black Mamba, ha indossato uno stupendo abito bianco, da sposina vergine…questo è stato solo l’inizio…hi hihihihihihhihihihihhiiiiii!!!!! Purtroppo mancava la dolce mano di Sasà.
Subito dopo il carico da 11; la novità del 2004, e cioè è stata effettuata la premiazione con l’assegnazione del “TROFEO” – boccale di birra da litro, con manette cromate di serie, pronta a seguirti ovunque.
Nel marasma anglo-abruzzese, si parte alla volta del…poligono di tiro, a sud dell’Inghilterra, vicino alla ridente e porca Brigthon.
Le sorprese però, non finiscono qui…
A questo punto si canta e si parte, e si accende pure un sigaro.
Durante il tragitto, la fame è tanta, la birra pure, allora ci diamo dentro con uno spuntino niente male; la catena di montaggio funziona alla grande (Jacques al taglio di pagnotta, CapitanFrodo addetto al companatico, e il polletto nonostante tutto addetto alla distribuzione di viveri).
Il tempo di arrivare a destinazione (n’gulo, ma dove mi hai portato….ma dove stà la strada, ma scusa non è sterrato???Ma sei sicuro??) scaricare i borsoni e accendere la fornacella, e già il clima diventa tropici, nonostante un discreto freddo.
Dai, dai….passa la rustella…dai dai….passa il pane “ondo”, e saziata la panza, è la volta di saziare Black Mamba e i suoi filistei.
Si parte con un giro di sambuca (il Signor Mauro “DUX” invece và a grappa) e vi giuro che queste parole dette dal polletto non le scorderò mai:”Allora, se il giro insieme a me se lo fa Manuel, me lo faccio pure io”. Bene, di lì a poco, il pane e le rustelle come ceneri verranno sparse sul prato; per fortuna un cane la mattina seguente ha provveduto saggiamente a leccare il tutto, altrimenti toccava a noi dare una mezza pulita.
La serata però si è conclusa, con un morto, un paio di mezzi morti e decine di feriti!

Day 2
Sveglia!!!!!!!!!!
Forza, tutti a farsi la doccia…….beh, meglio di no,l’acqua ghiacciata non è proprio il massimo.
Colazione sprint a base di uova,bacon,fagioli e pane tostato, ci aspetta una giornata moooolto lunga e di lì a poco tutti abbiamo in mano un fucile prontissimi a sparare ad una quaglia o al rabbit di turno.
Il pollo è un po’abbattuto, un po’ crepato, ma si ricrederà il giorno dopo.
Di mangiare per lui neanche se ne parla, visto che ora deve sfamare oltre a se anche il suo scimmione.
In ogni caso, la mattina ci siamo allenati per quello che poi avremmo fatto nel pomeriggio, ovvero sparare a coppia nel gioco principale del poligono; diverse macchinette usate per lanciare il piattello sputavano all’impazzata i dischetti pronti ad essere frantumati da un colpo secco di fucile.
A fine giornata non ci è rimasto altro che andare a Brigthon a vedere un po’ com’è fatto il girone dei lussuriosi di tal Dante Alighieri.
Prima però andiamoci a bere qualche cosa in un bar…il problema però è il parcheggio; vabbè parcheggiamo qui! Che sfiga siamo stati beccati dalla polizia!
Già due poliziotte in servizio “attivo e passivo” in una sala da biliardo…e che ve lo dico a fare. Urla, ghigni malefici e testosterone a manetta; beh caliamo un velo pietoso. Chissà quando il polletto racconterà ai propri nipoti la piccola scenetta che si è dovuto subire; sarà avaro di particolari, oppure gli dirà che per la poliziotta il pelo superfluo per lei non è mai stato un problema?
E passiamo al girone dantesco di Brigthon, dove in effetti le aspettative sono state pienamente soddisfatte, perchè vedere due pulzelle che si sbaciucchiano davanti a 14 uomini, e lo fanno pure apposta…non è da tutti i giorni. Anceh il feticcio è di moda, visto che la scarpetta tutta trasparente con un tacco da almeno 12 cm, non lo si vede così spesso; ma che ci vuoi fare sti ragazzi si devono pure divertire.
Alla fine i più tranquilli eravamo noi, pensa che abbiamo cenato pure al burger king!
E almeno questa sera ci siamo addormentati senza morti e feriti.

Day 3
Mezza giornata di relax, c’è chi prende il sole e chi invece la mira. Ma il bello deve ancora arrivare! Nel momento di togliere le tende il pollo viene bendato e sbeffeggiato da tutti. Alla fine però sarà lui a godersela alla grande, mentre noi figli di “Homer Simpson” siamo presi a mangiare Pringol’s e a bere birra calda.
Percorsa un po’ di strada arriviamo in un piccolo aeroporto da turismo, dove il polletto viene preso e messo su di un piccolo CESNA; non contento di ciò lo abbiamo spedito anche su un nerissimo elicottero.
Ma quanto si è sarà divertito?
Dato il sorriso alla “n’gulo che trombata che mi sono fatto!”, noi tutti crediamo: “UN SACCO”.
Dopo tante emozioni – che bastardi gli abbiamo fatto fracassare il modellino della Focus, dopo quello scala 1:1 – abbiamo fatto ritorno alla sede logistica, gentilmente concessa da Veronica (la cauzione la sta ancora scontando Black Mamba). E finalmente per la gioia di Paolo “palle gonfiabili”, ci siamo fatti una doccia, non prima però della raccomandazione sempre fatta da Veronica:”Mi raccomando ragazzi pisciate dentro il cesso e con la tavoletta alzata”.

Esito Missione
Direi sicuramente riuscita!
Il polletto ormai non è più pollo, è già bello che cotto, e ora il suo motto è:”POVERO CHI CI CAPITA L’ANNO PROSSIMO!!!”.
Anche in questo raduno, ci siamo sfogati e slabbrati dal ridere e dal santiare!
Fisicamente è stato duro, molto più del precedente, ma si sa che ci vuole il fisico; in ogni caso nulla è mancato a parte Salvatore SàSà, che con le sue mani sicuramente avrebbe dato un plus a tutto il gruppo, e da Brigthon sicuramente non sarebbe più voluto ripartire.


Diary

Diario NoRemorse 2003, di Manuel Google

Internet, 4 Marzo 2003 ore 12:42

Convocazione per il raduno:

Allora gentaglia,
L’organizzazione prosegue a gonfie vele, anche se le vele diventano sempre piu’ costose, comunque.
Oltre ai vostri vari compitini ed oggetti/cibo/beveraggi da portare dovete avere nella vostra borsa i seguenti oggetti di vestiario.
Un paio di jeans vecchi, rovinati da buttare, nelle stesse condizioni una polo o felpa leggera a maniche lunghe, di nuovo da buttare e vecchia, cioe’ roba con cui fate i lavori in casa. Scarpe da tennis delle quali non vi interessa lo stato!!!! Pantaloncini corti e due/tre magliette consiglio di presentarsi con codesti vestiti adosso!!! Un paio di jeans decenti con maglietta decente con cui uscire la sera e fare i fighi con scarpe decenti. Mutande e calzini a volonta’. Un asciugamo a testa e please tenete il beauty case ad un minimo di contenuto. Un paio di ciabatte per la doccia.
Oltre a questo non vi serve nulla, tenete presente che il luogo dove si terra’ codesta festa e’ limitato nello spazio gia’ stiamo stretti quindi non vi presentate come le prime donne con ottecento millioni di borse e buste varie!!!!
Il meeting point e’ casa di Salvatore (cognato di Carlo Danese) ore 8:30 del mattino di Venerdi 20 giugno. Per piacere occhio all’orario, NON arrivate tardi.

Internet, 29 Maggio 2003 ore 15:45

Il generale BlackMamba non si è sbottonato, ognuno di noi , ovvero quelli che hanno aderito alla convocazione e che hanno versato la quota per bloccare il partecipante da eventuali ripensamenti – eh eh eh eh, che pezzi di merda!!!! – gli hanno più o meno chiesto dove si andava, che si faceva, dove dormivamo, dove e cosa mangiavamo. Niente di niente, in cambio abbiamo ricevuto un compito da svolgere con la promessa di non rivelarne il carattere; c’era chi aveva compiti da catering (tu porta la birra, tu il vino, tu il formaggio, tu “li rustelle”……), chi invece di carattere generico (tu porta la telecamera,tu prenota i camper, tu raccogli e gestisci i soldi).”Generale bianco e scoppato”, che uomo!!!!!!

Giorno 1 – 20 Giugno 2003

Ore 9, ritrovo presso la casa di Salvatore Sà Sà; destinazione sconosciuta; mezzo di trasporto sconosciuto; ipotesi tante, certezze nessuna. Seghe mentali parecchie, è il tanto decantato giorno X. Ore 10.00 circa, si materializzano due camper da 6 posti l’uno..ma dove cazzo andiamo?? Ma porca putt…mannaggia la mad….ma porco d….bip bip bip bippppppppppppp (a Luca e basta!!!!!) Ma insomma ma dove cazzo andiamo? Il Generale BlackMamba, con il suo sorriso splendido e la sua magliettina verdone che lo identificava come “AFRICANO DEL SUD-AFRICA”, rispose:”Monaco di Baviera…ma dai su che è tardi, al primo autogrill ci fermiamo e facciamo il briefing!!!!!”. Allucinogeno, ma come, in tre giorni partiamo dall’Abruzzo D.O.C. andiamo nella città dei crucchi, e a fare che?? Detto fatto, prendiamo l’autostrada direzione Nord (prima di partire……presto forza, carichiamo i viveri,l’alcol, “li rustelle”, “la furnacell”…etc etc etc”) e al primo autogrill, riceviamo “l’annunciazione”:
* andiamo a Monaco di Baviera (e già lo sapevamo)
* questa sera ci aspettano a Innsbruck, in un camping ( e “facem li rustelle” )
* udite udite, domani mattina dopo una leggera colazione all’inglese (bacon, uova fagioli, birra e succo d’arancia per sciacquare le palle) ci aspettano per una session di soft-air….soft che??? Ci andiamo a sparare addosso palline di vernice, esplosi da fucili ad aria compressa
* domani sera serata a Monaco, non appena saremo arrivati al campeggio “tetesco”
* l’indomani si riparte con “la coccia” puntata verso sud

Prima del casello d’Ancona (al km 160 circa), una delle torte rustiche, assieme a deliziose birre in lattina hanno fatto passare dei bei momenti…che vitaccia! C’è chi si è messo a giocare a carte, chi invece sbircia sul camper per capire “ma cuma cazza facem pi cacà o p’arlavarch?” (traduzione per i non dialettali: “ma come facciamo per cagare o per lavarci?”

Lo schema iniziale è il seguente:

Camper1 Camper2
E km dopo km, si son fatte le due; ma sai cos’è, ci fermiamo per mangiare? Ma si dai, a 38°C-40°C in una stazione di servizio, in piena estate! Qui il primo (mah…il primo???) dilemma, ma il camper dove lo mettiamo zona tir o zona auto; ma che c’è ne frega, corriamo a prendere l’unico centimetro d’ombra nel punto più lontano dai cessi, che, per andare a fare un po’ d’acqua ( o a cambiar acqua alle olive, che dir si voglia) per troppo caldo, evaporava direttamente in vescica. E qui vi voglio, con un caldo estivo bestia, la melanzana alla parmigiana accoppiata a birra è la morte nostra. Che bestie…quasi quasi possiamo definirci 10 belle panze. Ma non c’è problema, un dolcetto alla frutta (caduto in terra dentro il camper) come digestivo, ci ha rimesso in forma; naturalmente prima di proseguire, anche il rito del chi offre il caffè, è stato processato, e assolto. Ma adesso che mi torna in mente, chi ha pagato il caffè? Forse Giuliano Sole24Ore. Forse.

E si riparte, autostrada del Brennero…”a chi non gli piace lù vin si puzza murì dumana ammatin!!” (traduzione per i non dialettali: “A chi non piace il vino possa morire domani mattina?”) Subito dopo Verona, altro pit stop, e qui Stefano Tappo Clooney, nonostante la calda giornata estiva riusciva a vedere nebbia….era un po’ allegretto, un po’ bevutello, ma che vuoi che sia; solo un’ antipasto di quella che sarà la serata successiva. Vero Moreno Birrone Doppio? Ragazzaccio…. E si riparte, fino all’ ora della vignetta…goliardica, no per carità ,ma di autorizzazione al transito in territorio austriaco. E nuovamente, ma dove cazzo parcheggiamo il camper? Ma chi se ne fotte, al parcheggio delle macchine, il più vicino possibile al registratore di cassa dell’autogrill. Come fare a dimenticare quella orribile puzza di merda viva, tra le montagne delle Alpi, tra il verde dei pascoli…ci mancava solo la mucca viola di Milka. E si riparte…fino ad Innsbruck.

Ah, c’è stata una novità, si sono susseguiti dei cambi alla guida dei camper; altra regola, chi dovrà guidare, non beve per almeno 8 ore prima di mettersi al volante. Luca Driver Barbone è alla guida, e vi giuro che non lascerà quel volante fino a che non rientreremo due giorni dopo. Che uomo! Rintracciare il camping è stata un’impresa, come quella di mandare il Generale BlackMamba a chiedere informazioni ad un cameriere italiano di un ristorante italiano, a Innsbruck. Alla fine, una persona d’animo gentile, mosso da fraterno spirito europeo ci ha fatto strada fino all’ingresso del mitico camping. Sono le 21:30, si mettono in stand-by i camper e si danno fuoco alla fornaci…è l’ora delle “rustelle”. N’gulo quando cazzo erano buone……ragazzi un fumo allucinante esteso su tutta la superficie del camping, ma nessuno ci ha rotto le palle. Civilissimi loro (ospiti del camping), bestie noi….e dai di tacco e dai di punta…….. Vino,birra, “pane ondo”, rustelle ( e mettici più sale, cazzo non sanno di niente…oh oh piano con il sale…..siamo tutti d’accordo! Vai con il pecorino!!!!) E ultra notte, finalmente si dorme (le porte e finestre del camper erano state chiuse?) 1000 zanzare pro-capite, ma morte tutte stecchite alla prima puntura su ognuno di noi; alcol puro, altro che Autan, birra e Montepulciano d’Abruzzo.

Giorno 2 – 21 Giugno 2003

Tagatà..tagatà, sveglia animata, un po’ shekerata, in cinque squotiamo il camper, dove gli altri 5 orsi stanno dormendo; comunque è prestissimo sono quasi le 8. Dai forza, sveglia e caffè, barba e bidè, presto che…..è tardi ripartiamo alla volta del campo da gioco, il fucile a pompa ci aspetta, non prima però di aver fatto una sana e robusta english breakfast. Al solito, Luca è il driver, mentre BlackMamba è il navigatore satellitare. Che sfiga, e gira che ti gira, alla fine ci fermiamo a contemplare una concessionaria toyota. Ci siamo persi. Dopo tutto arriviamo sani e salvi, pronti per fare la prima colazione (e denudare Stefano Tappo Clooney) e iniziare a prepararci per “spararci addosso”.

Pronti via….Salvatore Sà Sà, con la manaccia agguanta i pantaloni di Stefano, mentre gli altri tirano via la maglietta e io immortalo sul video le “piccole gesta di un piccolo uomo…”. Tutto nudo, adesso sà che siamo pronti a coprirci bene, caricare i fucili e iniziare a spararci addosso. Posso dire che il dolore, dopo l’impatto della pallina di vernice contro le mani,la testa,il collo o qualsiasi altra parte del corpo scoperta da un doppio strato di maglie (accidenti che caldo….correre con un fucile in mano in piena estate vestito come se dovessimo scalare l’Everest in motocross) fa un male cane. Infatti, al termine della giornata di gioco, siamo lerci di sudore e pieni di lividi…ma anche annebbiati dalla birra. A proposito, dimessi i panni da gioco siamo ripartiti alla ricerca di un supermercato per comprare birra; sà birra tedesca, magica!
Ma chi la scelta?
Ci siamo dovuto birra al limone e birra con gassosa. La prossima volta, pilsner e basta. Ad ogni modo, mettiamo la coccia verso nord, in un paio d’orette scarse siamo già a Monaco di Baviera; italiani a Monaco…a caccia di un buon pub e fiumi di birra. Infatti ci siamo lavati e vestiti (si il BlackMamba ci ha consegnato anche il promemoria dei panni da portare) e ci siamo diretti alla stazione della metropolitana per entrare nel cuore della vita bavarese.

Dentro il pub, e vai con il litro di birrone a testa (Moreno Birrone Doppio a parte), un po’ di crauti, vari wurstel e vai così, fino al momento XXX.
Censura, ma quanto cazzo era bona l’hawaiana!!!

Vabbè buona notte.

Giorno 3 – 22 Giugno 2003

Coccia verso sud, direzione Abruzzo!!!
Ma dove cazzo sta Ciarma The Man? N’gulo Moreno, ma è sveglio? E Stefano, che fine ha fatto?Quante domande, per� si deve ripartire, presto che è tardi!! Il viaggio di ritorno, normalemnte palloso, ci ha riservato un paio di cose carine, una su tutte la mitica telefonata di Luca Driver Barbone fatta alla madre. Le ultime notizie, nella sua famiglia la davano in una casa a 20 Km dalla sua casa, ma in realtà i Km erano 1000!! Tutto sommato, si è sbottonato dicendo che era stato rapito, e che si trovava a Bologna.

Ascolta la telefonanta

 

Che uomo!!
Durante il ritorno, abbiamo scaricato a Bologna un bel paio di elementi: Moreno Birrone Doppio e Ciarma The Man. Alla fine di questa giornata, nei momenti finali siamo stati tutti di ramazza a pulire i due porcili (camper). Che bella missione, tutti ci siamo ridati appuntamento all’anno seguente, come si fa nelle migliori tradizioni. Lasciamoci con questo interrogativo: “Chi sarà il prossimo pollo?”